Quali sono i requisiti di una start up innovativa?

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Quali sono i requisiti di una start up innovativa?

Quali sono i requisiti di una start up innovativa?

Quali sono i requisiti formali essenziali che una società deve possedere per diventare una start-up innovativa? Per quanto tempo deve conservarli?

Nell’articolo “come avviare una start-up in Italia?” abbiamo  definito la start-up come un’impresa costituita da meno di 5 anni, che preveda un nuovo modello di business rispetto a quello già presente sul mercato.

Abbiamo anche evidenziato come solo grazie ad un’efficace business strategy, ad una sostenibilità finanziaria a lungo termine e a consulenti esperti al proprio fianco, la start-up potrà superare gli ostacoli e i possibili fallimenti che incontrerà lungo il percorso.

Vediamo ora, nel dettaglio, cosa significa essere una start up innovativa e quali sono i requisiti che una società deve possedere per mantenere tale status.

I requisiti essenziali di una start-up innovativa

La start-up innovativa è un nuovo tipo di società di capitali (S.p.A., S.r.l., S.r.l.s., società in accomandita semplice o per azioni), anche in forma cooperativa, prevista dall’art. 25, 2° comma, del Decreto Legge n. 179 del 2012 (recentemente modificato dalla Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 (legge 16 dicembre 2024, n. 193), in vigore dal 18 dicembre 2024.

Questo articolo indica espressamente i requisiti che qualsiasi società (ancora da costituire o già costituita) deve possedere per diventare legalmente una “start-up innovativa” ed essere iscritta nell’apposito registro speciale presso le Camere di Commercio.

La start-up innovativa è tale se rispetta i seguenti requisiti oggettivi:

  • è una micro impresa o una PMI costituita da non più di 60 mesi (5 anni), estendibili di ulteriori 2 o 4 anni, come meglio spiegato nel penultimo paragrafo di questo articolo;
  • ha la sede in Italia, oppure in un altro Paese dello Spazio Economico Europeo (SEE), ma sempre con una sede produttiva o una filiale in Italia;
  • a partire dal 2° anno di attività, il totale del valore della produzione annua, risultante dall’ultimo bilancio approvato entro 6 mesi dalla chiusura dell’esercizio, non è superiore a 5 milioni di euro;
  • non distribuisce e non ha distribuito utili;
  • non è quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione;
  • non è risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda;
  • ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico;
  • non svolge attività prevalente di agenzia e di consulenza.

Infine, deve possedere almeno 1 dei seguenti 3 requisiti soggettivi, alternativi tra loro:

  1. Deve sostenere spese in ricerca, sviluppo e innovazione pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione. Tra le spese ammesse vi sono quelle relative allo sviluppo pre-competitivo e  competitivo,  quali:
    • sperimentazione, prototipazione e sviluppo del business plan;
    • servizi di incubazione forniti da  incubatori  certificati;
    • spese  legali  per  la  registrazione  e  protezione  di   proprietà intellettuale,  termini  e  licenze   d’uso.
  2. Deve impiegare personale altamente qualificato (almeno 1/3 tra dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale).
  3. Deve essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.

Oltre ai requisiti sopra elencati, una società può diventare altresì start-up innovativa a vocazione sociale se opera in via esclusiva nei seguenti settori: assistenza sociale; assistenza sanitaria; assistenza sociosanitaria; educazione, istruzione e formazione; tutela dell’ambiente e dell’ecosistema; valorizzazione del patrimonio culturale; turismo sociale; formazione universitaria e postuniversitaria; ricerca ed erogazione di servizi culturali; formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica ed al successo scolastico e formativo; servizi strumentali alle imprese sociali.

I requisiti oggettivi e soggettivi sopra richiamati devono sussistere al momento della costituzione della società (o della domanda d’iscrizione di una società già costituita nel registro speciale) ed essere mantenuti nel tempo, per conservare lo status di start-up innovativa.

Gli ulteriori requisiti per conservare lo status di startup innovativa

La Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 ha previsto, inoltre, che una startup innovativa debba dimostrare di possedere, dopo la conclusione del 3° anno di attività, almeno uno dei seguenti requisiti ulteriori, per poter mantenere tale status e la conseguente iscrizione nel registro speciale:

  • aver incrementato al 25% la percentuale delle spese di ricerca e sviluppo, come prevista al punto 1 dei requisiti soggettivi sopra indicati;
  • aver stipulazione di almeno un contratto di sperimentazione con una pubblica amministrazione, ai sensi dell’articolo 158, comma 2, lettera b), del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36;
  • aver registrato un incremento dei ricavi derivanti dalla gestione caratteristica dell’impresa o comunque individuati alla voce A1) del conto economico, di cui all’articolo 2425 del codice civile, o dell’occupazione, superiore al 50% dal secondo al terzo anno;
  • aver costituito una riserva patrimoniale superiore ad € 50.000, attraverso l’ottenimento di un finanziamento convertendo o un aumento di capitale a sovrapprezzo che porti ad una partecipazione non superiore a quella di minoranza da parte di un investitore terzo professionale, di un incubatore o di un acceleratore certificato, di un investitore vigilato, di un business angel, oppure attraverso un equity crowdfunding svolto tramite piattaforma autorizzata, e incremento al 20% della percentuale delle spese di ricerca e sviluppo;
  • aver ottenuto almeno un brevetto.

Cosa succede alle startup già costituite prima dell’entrata in vigore della Legge del 2023?

A tal riguardo si prevede che le imprese già iscritte che non siano in possesso dei nuovi requisiti ulteriori sopra indicati, abbiano diritto di permanere nella sezione speciale oltre il terzo anno, a condizione che il raggiungimento dei nuovi requisiti avvenga:

  • in caso di start-up iscritte nel registro da oltre diciotto mesi, entro dodici mesi dalla scadenza del terzo anno;
  • in caso di start-up iscritte nel registro da meno di diciotto mesi, entro sei mesi dalla predetta scadenza.

La norma specifica, quindi, che le imprese che non possiedano i nuovi requisiti di start-up innovativa introdotti dal comma 2-bis, possano iscriversi, ove ne abbiano i relativi requisiti, nella sezione speciale del registro delle imprese riservata alle PMI innovative.

Deroga al termine dei 5 anni

Infine, la recente Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 ha previsto che il termine di cinque anni complessivi per la permanenza nella sezione speciale del registro delle imprese può essere esteso per ulteriori periodi di 2 anni, sino al massimo di 4 anni complessivi, per il passaggio alla fase di “scale-up“, ove intervenga almeno uno dei seguenti requisiti:

  1. aumento di capitale a sovrapprezzo da parte di un organismo di investimento collettivo del risparmio, di importo superiore ad € 1 milione, per ciascun periodo di estensione;
  2. incremento dei ricavi derivanti dalla gestione caratteristica dell’impresa (o comunque individuati alla voce A1) del conto economico, di cui all’articolo 2425 del codice civile), superiore al 100% annuo.

L’importanza di un supporto legale e fiscale

Come già scritto nel precedente capitolo “come avviare una start-up in Italia?”, la fase iniziale di costituzione e avvio è cruciale per le sorti di una start-up innovativa.

Per questo motivo consigliamo a tutti i neo imprenditori di valutare attentamente se occuparsi in autonomia di tutte le pratiche legali e fiscali sopra indicate, o se ritengono più sicuro affidarsi a professionisti seri, qualificati e con provata esperienza nell’attività di consulenza alle imprese.

Il nostro Studio, grazie alla competenza e all’esperienza in tema di consulenza e assistenza alle start-up innovative, sia in ambito legale che fiscale e societario:

  • fornisce a tutti gli imprenditori interessati ad avviare la propria start-up innovativa, una valutazione preliminare sulla sussistenza di tutti i requisiti di legge e un’assistenza specifica nello svolgimento delle pratiche di iscrizione al registro speciale;
  • gestisce la pratica fino alla fine, rappresentandovi dinanzi alle CCIAA e a tutti gli enti pubblici.

Contattateci immediatamente all’indirizzo info@studiolegalecoscia.it per aiutarvi ad avviare la vostra start-up innovativa!

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