Incentivi nazionali per start-up: la guida aggiornata a luglio 2022

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Incentivi nazionali per start-up: la guida aggiornata a luglio 2022

Incentivi nazionali per start-up: la guida aggiornata a luglio 2022

Come avviare una start-up in Italia? Quali sono le principali modalità per finanziarla?

In questo articolo troverete tutti i bandi o le misure attualmente in vigore, o che saranno disponibili nei prossimi mesi, aventi ad oggetto gli incentivi più rilevanti che lo Stato italiano riserva alle start-up innovative, per supportarle nella fase di avvio e nello sviluppo sostenibile del progetto di business.

Gli incentivi attualmente in vigore

Tra gli incentivi più rilevanti a livello nazionale, ci sono sicuramente:

1) Smart&Start Italia

Probabilmente la misura più importante, perché permette alle start-up innovative di ottenere un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili comprese tra € 100.000 ed € 1,5 milioni, per l’acquisto di beni d’investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale.

Questa percentuale può salire al 90% se la start-up:

  • è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni;
  • oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente), che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia.

Inoltre, le start-up con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e nel Cratere sismico del Centro Italia, possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.

  • Per saperne di più, leggete l’articolo completo sul nostro sito.
  • Per presentare subito la domanda di ammissione al bando, cliccate qui.
  • Scadenza del bando: fino ad esaurimento delle risorse.

2) I fondi per l’investimento nelle start-up innovative:

a) Fondo Nazionale Innovazione

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato 200 milioni di Euro in favore del Fondo Nazionale per l’Innovazione (FNI) – il fondo pubblico per il sostegno al Venture Capital – per incentivare gli investimenti nel capitale delle start-up e delle PMI innovative da parte di soggetti qualificati.

Quali sono i requisiti di accesso?

Gli investimenti dovranno essere rivolti a quelle start-up e PMI innovative che stiano effettuando round d’investimento o che l’abbiano già effettuato, al massimo nei sei mesi antecedenti l’entrata in vigore del Decreto Rilancio.

Attraverso il Fondo di sostegno, potranno essere erogate risorse fino a un massimo di 4 volte il valore dell’investimento da parte degli investitori privati, nel limite complessivo di 1 milione per singola start-up o PMI innovativa.

  • Per saperne di più, leggete l’articolo completo sul nostro sito.
  • Per inviare la propria candidatura al FNI, le start-up/PMI innovative interessate non possono farlo direttamente, ma solo tramite i propri investitori, cliccando qui.
  • Scadenza del bando: fino all’esaurimento delle risorse.

b) Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica (FNEE).

Il FNEE è un incentivo previsto dal MISE e dal Ministero dell’Ambiente, che mira a sostenere la realizzazione di interventi finalizzati a garantire il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica previsti dal Protocollo di Kioto, da parte di imprese, Energy service companies – ESCo (costituite da almento 2 anni; in forma singola o associata/aggregata come Consorzi, Contratti di rete e ATI) e PA.

Per le Imprese e le ESCO le agevolazioni sono concesse, previa presentazione della richiesta tramite banche o intermediari finanziari, sotto forma:

  • di finanziamento, a copertura di un massimo del 70% dei costi agevolabili, per importi compresi tra 250.000 e 4.000.000 euro;
  • di garanzia, su singole operazioni di finanziamento (comprensive di capitale ed interessi) a copertura di max l’80% dei costi agevolabili per importi da 150.000 a 2.500.000 euro.

Gli interventi finanziati sono:

  • la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali;
  • la realizzazione e/o l’implementazione di reti ed impianti di teleriscaldamento e teleraffrescamento;
  • l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa la pubblica illuminazione;
  • la riqualificazione energetica degli edifici.

Le spese ammissibili sono quelle per:

  • servizi di consulenza;
  • impianti, macchinari e attrezzature;
  • interventi sull’involucro edilizio;
  • infrastrutture specifiche.

  • Per saperne di più, leggete l’articolo completo sul nostro sito
  • Per presentare subito la domanda, cliccate qui.
  • Scadenza del bando: l’incentivo è a sportello; le domande sono esaminate in base all’ordine di arrivo; non ci sono graduatorie o scadenze.

3) Digital Transformation

Il bando Digital transformation è stato previsto dal Decreto Crescita per sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese in possesso di determinati requisiti e che operino in via prevalente o primaria nei settori:

  • manifatturiero;
  • dei servizi diretti alle imprese manifatturiere;
  • turistico e/o del commercio;

attraverso la realizzazione di progetti che implementino le tecnologie abilitanti individuate nel Piano Nazionale Impresa 4.0 (es.: (advanced manufacturing solutions, additive manufacturing, realtà aumentata, big data e analytics, ecc.), nonché altre tecnologie relative a soluzioni digitali di filiera.

Questo bando finanzia progetti per importi fino a 100 milioni di Euro, sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili pari al 50%, di cui il 10% sotto forma di contributo e 40% come finanziamento agevolato.

  • Per saperne di più, leggete l’articolo completo sul nostro sito.
  • Per presentare subito la domanda di ammissione al bando, cliccate qui.
  • Scadenza del bando: fino all’esaurimento delle risorse.

4) I bandi per lo sviluppo della proprietà industriale (marchi, brevetti, disegni, ecc.):

Patent box

È un regime di tassazione agevolata che possono scegliere tutti i soggetti titolari di redditi d’impresa derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali e di disegni/modelli.

Inoltre, le imprese che svolgono attività di ricerca e sviluppo (quindi anche molte start-up innovative) possono escludere dalla base imponibile il 50% dei redditi derivanti da:

  • l’utilizzo, anche congiunto, dei beni immateriali sopra indicati (software protetto da copyright, brevetti industriali, ecc.);
  • la cessione degli stessi, qualora il 90% del “ricavato” venga reinvestito nella manutenzione o nello sviluppo di altri beni immateriali prima della chiusura del secondo periodo di imposta successivo a quello nel quale si è verificata la vendita. 

Per saperne di più, leggete l’articolo completo sul nostro sito.

Scadenza della misura: nessuna scadenza.

5) Resto al Sud

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove imprese e liberi professionisti presenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nei 116 Comuni localizzati nelle aree del cratere sismico del Centro Italia.

La misura:

  • è rivolta a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni e alle imprese che operano nei settori di industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; fornitura di servizi alle imprese e alle persone; turismo.
  • copre fino al 100% delle spese, con:
    • un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci;
    • un finanziamento massimo pari a 60.000 euro, per le sole imprese esercitate in forma individuale con un solo soggetto proponente;
    • un ulteriore contributo a fondo perduto:
      • di 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale
      • fino a un massimo di 40.000 euro per le società.
  • Per presentare subito la domanda, cliccate qui. Le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione (salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti). Invitalia verifica il possesso dei requisiti e poi esamina nel merito le iniziative, anche attraverso un colloquio con i proponenti.
  • Scadenza del bando: fino all’esaurimento delle risorse.

6) Economia circolare

Economia circolare è l’incentivo che favorisce la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia diretto a mantenere nel tempo il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse e a ridurre al minimo la produzione di rifiuti.

La misura:

  • è rivolta ad imprese di qualsiasi dimensione in regime di contabilità ordinariache esercitino attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, le quali dispongano di almeno due bilanci approvati e depositati (oppure, per le imprese individuali e le società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi presentate). Per i soli progetti congiunti sono ammessi anche gli organismi di ricerca, pubblici e privati, in qualità di co-proponenti.
  • sostiene attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.
  • Consiste in:
    • finanziamenti agevolati del Fondo rotativo imprese e ricerca (FRI), fino al 50% delle spese e dei costi ammissibili;
    • contributi alla spesa, in misura delle seguenti percentuali delle spese e dei costi ammissibili:
      • 20% per le micro e piccole imprese e per gli organismi di ricerca
      • 15% per le medie imprese
      • 10% per le grandi imprese
  • Le domande possono essere presentate dalle imprese esclusivamente online, anche in forma congiunta, dal lunedì al venerdì (ore 10.00-19.00), cliccando qui. Per precompilare e per presentare la domanda è necessario:
    • essere in possesso di una identità SPID* per accedere alla piattaforma dedicata
    • accedere all’area riservata
  • Scadenza del bando: fino all’esaurimento delle risorse.

7) Bonus export digitale

Il Bonus per l’Export Digitale è un progetto che punta a sostenere le microimprese manifatturiere nelle attività di internazionalizzazione attraverso soluzioni digitali.

La misura consiste in un contributo a fondo perduto per l’acquisto di soluzioni digitali utili all’internazionalizzazione quali, ad esempio:

  • realizzazione di siti e-commerce e/o app mobile
  • realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per amplificare la presenza online attraverso attività di digital marketing (e-commerce, campagne, presenza social) adatte al settore di competenza
  • servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano
  • iscrizione e/o abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing.

Il contributo è concesso in regime de minimis, per i seguenti importi:

  • 4.000 euro alle microimprese a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro;
  • 22.500 euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 euro;

ed è erogato in unica soluzione a seguito di rendicontazione delle spese sostenute presso società fornitrici iscritte all’elenco dedicato.

  • Le domande possono presentate dal rappresentante legale delle imprese richiedenti, esclusivamente online, tramite il sito https://padigitale.invitalia.it.

Bisogna essere in possesso di SPID, casella PEC attiva e firma digitale

  • Scadenza del bando: fino all’esaurimento delle risorse.

Le misure in cantiere

Invece, riguardo alle misure ancora in cantiere, per le quali non è ancora stata prevista una data di avvio, segnaliamo Enea Tech.

ENEA Tech è una Fondazione vigilata dal MISE, che ha la missione di investire in tecnologie innovative ed emergenti d’interesse strategico nazionale e di scala globale, mediante il Fondo per il Trasferimento Tecnologico.

Tramite il bando omonimo, Enea Tech invita enti di ricerca, università, imprenditori, startup e PMI innovative, che operano nei settori Deep Tech, Healthcare, Green, Energy & Circular Economy, Information Technology, a presentare le proprie idee e tecnologie.

I migliori progetti vengono finanziati tramite strumenti di intervento come equity, quasi equity, convertibili, grant e contratti di acquisto, con opzione convertibile.

I prossimi aggiornamenti

La nostra pagina “incentivi alle imprese” vi aggiorna periodicamente con tutte le misure più rilevanti per le start-up innovative (cliccate qui per aprirla).

L’importanza di un supporto legale e fiscale

Come scegliere tra tutti questi incentivi?

Il nostro consiglio, soprattutto nelle prime fasi, è quello di affidarsi a professionisti seri, qualificati e con provata esperienza nell’attività di consulenza alle imprese, che vi guidino con sicurezza nella scelta delle modalità di finanziamento più sicure e in linea con la vostra strategia commerciale.

Il nostro Studio, grazie alla competenza e all’esperienza in tema di consulenza e assistenza alle start-up, sia in ambito legale che commerciale e societario:

  • fornisce a tutti gli imprenditori interessati ad avviare la propria start-up o a definire una business strategy ottimale, una consulenza e un’assistenza specifica nelle pratiche burocratiche e commerciali;
  • assiste i propri clienti nella fase di analisi del mercato, nella predisposizione del business plan e nella ricerca delle risorse economiche necessarie per finanziare la start-up;
  • affianca la società in ogni fase dello sviluppo, consigliando le migliori strategie commerciali e legali da attuare.

Contattateci immediatamente ai numeri 0683521985 o 3711453121, oppure scriveteci all’indirizzo info@studiolegalecoscia.it per una consulenza specifica.

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